Cos’è la medicina funzionale? E qual è il suo approccio?

La medicina funzionale è un nuovo approccio alla base della salute dell’individuo. Si basa sulla biologia dei sistemi e si concentra sull'identificazione e sul trattamento delle cause principali di una patologia. Ogni sintomo può essere identificato come uno dei tanti che contribuiscono alla malattia di un individuo.

La medicina funzionale non si concentra sul singolo organo ma mira a comprendere i meccanismi di interazione dei sistemi biologici sorpassando i semplici confini anatomici. Infatti, una diagnosi può essere il risultato di più di una causa, così come una sola causa, ad esempio l'infiammazione può portare ad una serie di diagnosi diverse.

Le cause possono dipendere dai geni, dall'ambiente e dallo stile di vita dell'individuo e solo i trattamenti che identificano e affrontano le giuste cause avranno benefici duraturi e porteranno alla eliminazione dei sintomi.

Ecco perché è importante conoscere i fenomeni fisiologici, i processi biochimici e l’anatomia, che sono alla base del funzionamento degli esseri viventi. Tali conoscenze aiutano a comprendere quando i meccanismi si inceppano e a inquadrare gli stati patologici in schemi e categorie.

Il modello di medicina funzionale è basato sulla scienza nutrizionale, sulla genomica e sull'epigenetica. Quest’ultima studia come l'età e l'esposizione a fattori ambientali, tra cui agenti fisici e chimici, dieta, attività fisica, possono modificare l'espressione dei geni pur senza modificare la sequenza del DNA.

La medicina funzionale cerca di affrontare le cause alla radice utilizzando trattamenti a basso rischio che modificano i sistemi molecolari e cellulari per invertire i driver della malattia.

Tale modello funzionale è stato in grado di applicare nuove ricerche scientifiche e portare risultati positivi a pazienti che avevano precedentemente ricevuto trattamenti senza successo.

L'approccio di medicina funzionale è praticato principalmente attraverso una serie di strumenti come l'anamnesi, la mappatura dei sintomi e l’individuazione delle categorie dei processi che sono alla base della malattia. L’identificazione di uno stato di malattia non è una conclusione del percorso diagnostico, bensì il suo inizio.

Diversamente da come si pensava in precedenza, l’impatto maggiore sulla manifestazione di una patologia non è dato dai geni, ma dallo stile di vita e dall’ambiente che ci circonda.

Il medico funzionale deve scoprire gli squilibri che si verificano nell’organismo, e identificare quali abitudini o fattori ambientali stiano causando tali alterazioni.

La medicina funzionale considera 7 squilibri fondamentali che possono essere alla base di una malattia:

  1. Squilibri del sistema digestivo e del microbiota
  2. Squilibri dei processi di detossificazione e biotrasformazione
  3. Squilibri del sistema immunitario e infiammatorio
  4. Squilibri ormonali e dei neuro-trasmettitori
  5. Squilibri del metabolismo ossido-riduttivo e dei mitocondri
  6. Squilibri cardiovascolari e linfatici
  7. Squilibri dell’integrità cellulare

In conclusione, la Medicina Funzionale è un approccio personalizzato e olistico, che mette al centro di tutto l’individuo e mira al raggiungimento del suo stato di salute. Le evidenze scientifiche insieme all’esperienza clinica vengono adattate al quadro clinico specifico per estrapolarne la diagnosi ed elaborare la terapia.

Fonti:
  • https://www.ifm.org/functional-medicine/what-is-functional-medicine/
  • https://smnf.it/medicina-funzionale-cose/
  • https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/ricerca-di-base/epigenetica