Invecchiare in salute: la camminata veloce rallenta i processi degenerativi e rafforza la cartilagine
In uno studio, pubblicato sull’ International Journal of Molecular Sciences, si mostra come l'attività fisica personalizzata rallenti l'attività molecolare di invecchiamento, i processi degenerativi dell'età e aumenti l'autoproduzione di cartilagine.
L'attività fisica aiuta a combattere la vita sedentaria della società moderna e il rischio di malattie cronico-degenerative. In particolare, sembra che la passeggiata veloce sia l’attività migliore per invecchiare in salute.
Lo studio ha identificato l'andamento della molecola mIR-146b circolante nel sangue e come inibirla per ottenere un "invecchiamento sano".
I risultati hanno mostrato che la circolazione di miR-146b è più elevata nel genere femminile rispetto a quello maschile, suggerendo che l'invecchiamento e il sesso possano influenzare la presenza di miR-146b nel flusso sanguigno.
Attraverso metodiche molecolari è stata osservata una riduzione dei livelli di miR-146b-5p circolanti in seguito al completamento del programma di attività fisica. La riduzione della molecola è stata anche associata alla diminuzione di cellule adipogeniche (del tessuto adiposo) e all’aumento dell’autoproduzione di cartilagine.
I risultati hanno inoltre sottolineato il ruolo dell’attività fisica nella prevenzione delle patologie osteoarticolari.
Il programma di attività fisica analizzato consiste in tre sessioni di camminata veloce a settimana per un totale di 4 settimane. Ogni sessione si divide in:
- 10 minuti di riscaldamento a bassa intensità
- 30 minuti di camminata a 6-8,5 Km/h
- 5 minuti di defaticamento
Per essere efficace, la camminata deve essere rullata (appoggiare prima il tallone e poi la punta), il passo deve essere allungato e si deve protendere il busto in avanti; non usare bastoni e piegare gli avambracci.
Fonte: Ansa Salute